Fattori di rischio per un secondo ictus in età pediatrica
Nei bambini i principali fattori di rischio per l’ictus sono rappresentati da : malformazioni congenite cardiache, vasculopatie, malattie infettive, malattie del collagene, e disturbi metabolici.
Precedenti studi hanno mostrato un’associazione tra ictus ischemico e fattori di rischio protrombotici ereditari ( mutazione G1691A del fattore V, mutazione G20210A del fattore II, aumentati livelli di lipoproteina (a), e deficienza di antitrombina, di proteina C e di proteina S).
Non è invece noto il peso che questi fattori hanno nel presentarsi di un secondo ictus ischemico.
Lo studio, compiuto in Germania, ha interessato 167 bambini e 134 bambine di età compresa tra 6 mesi e 18 anni (in media 7 anni) con un primo episodio di ictus ischemico.
Il periodo di osservazione (follow-up) è stato in media di 44 mesi (range:20-56).
Recidiva di ictus ischemico è stata diagnosticata nel 6,6% (20/301) dei bambini che sono sopravvissuti in media per 5 mesi (1,5-36) dopo il primo ictus.
Il rischio relativo di un secondo ictus è risultato significativamente aumentato nei pazienti che presentavano alti livelli di lipoproteina (a) (rischio relativo 4,4 , 1,9-10,5) e nei bambini con deficienza familiare della proteina C ( 3,5 , 1,1-10,9 ).
Inoltre l’analisi di sopravvivenza ha mostrato che un primo ictus ischemico di origine vascolare era associato in modo significativo ad un secondo ictus (odds ratio: 3,9 , 1,4-10,6). ( Xagena2002 )
Strater R et al, Lancet 2002; 360: 1540-1545